
Raffaele BIGI
Profilo Scout
Raffaele Bigi ha aderito da ragazzo allo scautismo entrando il 12 agosto del 1960 nell’allora ricostituendo Gruppo A.S.C.I. (Associazione Scouts Cattolici Italiani) del Chieti 1° con sede nel Palazzo de’ Mayo. È rimasto iscritto allo scautismo fino al 1996, prima all’A.S.C.I. (fino all’unificazione del 1974 con l’A.G.I. - Associazione Guide Italiane – diventato così A.G.E.S.C.I.), poi all’Agesci.
Ha ricoperto, nell’arco dei circa quarant’anni di scautismo, ogni tipo di incarico: nel Chieti 1° é stato Capo Squadriglia delle Aquile, ha conseguito nel 1962 la 2° classe, poi 13 specialità e nel 1963 la 1° classe. Successivamente é diventato Capo Reparto del Chieti 1* Perseveranza, la cui sede era in alcuni locali del noto palazzo dell’avv. Palazzone, nelle parti di Mater Domini. Nel 1965 effettuò a Tocco Casauria il Campo Scuola Regionale diretto da Giovanni Santucci conseguendo il brevetto di 1° tempo per la branca Esploratori. Nel 1966 partecipò al IV Congresso nazionale per i capi ed Assistenti ecclesiastici ASCI, svoltosi alla Domus Pacis di Roma al quale Papa Paolo VI concesse udienza (Papa Montini da ragazzo era stato scout e poi Assistente Ecclesiastico a Roma) e nel 1967 diresse il Campo Scuola Regionale per il brevetto di 1° tempo per la branca Esploratori a Tocco Casauria. In seguito ha diretto anche il campo scuola regionale di primo tempo per la branca esploratori a Lama dei Peligni e l'assistente eclesiastico era don Luigi De Gallo.
Nel 1967 ha effettuato il Campo Scuola Nazionale di 2° tempo a Bracciano (Roma) per la branca Esploratori diretto da Giovan Battista Righetti e il 7.9.1969 ricevette la nomina a Capo Reparto A.S.C.I. n. 1552 e alcuni giorni dopo, il 17.9.69, conseguì la nomina di Gilwell n. 58276; la sua tesi fu "Il pioneristica". Negli ultimi giorni di settembre dello stesso anno (1967) incominciò a dare vita al Gruppo Chieti 3°, con sede presso la Parrocchia di S. Antonio; a dir il vero i primi incontri organizzativi con il Commissario Provinciale ASCI Montenegrino Orlandi e con il parroco Don Angelo Amoroso risalgono ai primi di giugno. Montenegrino Orlandi riconobbe il Gruppo e il 4 novembre 1967 vi fu l'inaugurazione ufficiale. Da quel momento in poi, conoscendosi meglio Montenegrino e Bigi, nacque un profondo rispetto reciproco ed una unità di intenti tanto che Montenegrino dichiarò di essere diventato Raffaele Bigi "il suo erede spirituale".
Partecipò al Campo di Specializzazione diretto da Sergio Cametti e da Andrea Mercadante rimanendone profondamente e positivamente colpito. In quel campo conobbe Cametti e ne nacque una buona relazione di amicizia e di corrispondenza.
Raffaele Bigi ha ricoperto l’incarico di Capo Gruppo del CHIETI 3° per dodici anni; con la nascita del Gruppo fondò e diresse il giornale scout del Gruppo Chieti 3° “Lu Sillustre”, divenuto poi, per naturale traduzione, “La Folgore”. Era un mensile "ciclostilato" (questi erano i mezzi di quell'epoca), ma preciso e puntuale. Non erano in Italia molti i Gruppi scout a tenere un giornale proprio. Per il Chieti 3° era un modo per autosovvenzionarsi.
Subito dopo il Gruppo Chieti 3° diede avvio alle Messe domenicali cantate e suonate con chitarre e batteria dagli stessi scouts nella chiesa dell'Addolorata, a quell'epoca era molto rivoluzionaria; i fedeli partecipavano ed intervenivano direttamente alle omelie. Richiamò grande attenzione ed ebbe un gran successo a livello cittadino! La chiesa dell'Addolorata la domenica era piena di fedeli! Troppo piena per non suscitare la gelosia di alcuni parroci che si lamentavano di vedere le loro chiese un po' disertate.
Nel 1968 Bigi partecipò al 2° Convegno nazionale di Capi Riparto Asci che si tenne a Caserta dal 1 al 4 novembre 1968.
Introdusse nel settembre del 1968 nel Gruppo Chieti 3° Folgore la cheftaine, idea rivoluzionaria ed innovativa in quel tempo proveniente dalla Francia e in fase sperimentale, che voleva le donne a capo di branche maschili. Fu il primo Gruppo abruzzese, se non uno dei pochissimi in Italia, a fare tale esperimento.
Nel 1969 Bigi fu nominato Incaricato Provinciale della Branca Esploratori.
Bigi subito dopo la nascita del Chieti 3° costituì, dopo un lungo periodo di esercitazioni settimanali con li Vigili del Fuoco e con la Polizia Stradale durato alcuni anni, la prima Pattuglia in assoluto di Protezione Civile in Abruzzo, partecipando nel 1970 con la propria squadra composta da 14 elementi all’alluvione di Voltri-Genova, come alcuni quotidiani locali di Voltri e di Chieti riportarono; fu successivamente nominato Incaricato Regionale di Protezione Civile.
Ad ottobre del 1971 Raffaele Bigi venne eletto Commissario Provinciale Asci, nomina ufficializza dal Comitato Centrale Asci il 16 aprile 1972 e per la durata di tre anni, sostituendo Montenegriino Orlandi; nel 1979 venne eletto Responsabile Regionale Agesci con la riconferma nel 1982; ricoprì tale incarico fino al 1985. Dopo pochissimi giorni dalla sua elezione a Responsabile Regionale partecipò dal 27 ottobre al 4 novembre del 1979 al Campo Scuola Nazionale a Colico (Sondrio) per Animatori Comunità Capi/Capi Gruppo, diretto da Vittorio Ghetti.
A fine novembre del 1979 fondò “Il Foglio dell’Orso”, organo ufficiale dell’Agesci abruzzese, di cui fu Direttore Responsabile fino al 1987. Nel frattempo Bigi si iscrisse all'Albo Regionale dei Giornalisti divenendo di fatto - e a buon ragione - Addetto Stampa Agesci per la Regione Abruzzo e successivamente anche per il Masci abruzzese (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani) al quale ha poi aderito, con il mensile "A.S. Insieme" (dove “A.S.” sta per “Adulti Scouts”), organo ufficiale del Masci, che fondò e di cui fu Direttore Responsabile per sette anni.
Come Addetto Stampa regionale dell'Agesci ha organizzato e diretto per i ragazzi/giovani aderenti allo scautismo Corsi Regionali di Giornalismo; alcuni di questi scout, poi da adulti, si sono inseriti nelle redazioni di giornali e TV locali. Come Addetto Stampa Regionale intanto partecipava agli Incontri Nazionali della Pattuglia Stampa di cui Romano Forleo era Responsabile Nazionale. Di tale pattuglia facevano parte anche giornalisti professionisti, ex scout e non, che lavoravano con testate nazionali di carta stampata e di Tv, quali Tedeschini, Piero Badaloni, ...
Nel decennio 1979/1989 l’Abruzzo ospitò a Chieti personaggi di grande levatura scout quali:
- Vittorio Ghetti, membro della Formazione Capi nazionale, che illustrò il “Progetto educativo”;
- Giovannella Baggio e Paola Cara, rispettivamente Presidentessa dell'Agesci e Responsabile della branca R/S, che, assieme a Eide Spedicato, sociologa e prof.ssa all’Università di Chieti, e a P. Domenico Fico del Collegio dei Gesuiti de L’Aquila, illustrarono con un titolo provocatorio “Il ruolo della donna nella Chiesa, nella Società italiana e nell'Agesci”;
- Romano Forleo, Responsabile della Stampa Agesci, trattò invece di sessualità;
- Giancarlo Lombardi, Presidente Nazionale dell’Agesci, tenne un convegno a Pescara sul “Trattato di Maastricht”.
Inoltre in Abruzzo si sono svolti campi nazionali Agesci, quali:
- il Campo nazionale branca Esploratori/Guide del 1983 che si svolse nelle località del Parco Nazionale d’Abruzzo (Barrea, Villetta Barrea e Civitella Alfedena) e vide la partecipazione di 12.000 ragazzi/e accampati sotto le tende e la visita particolare di Papa Woytila (dallo stesso Bigi fotografato a brevissima distanza) che celebrò la S. Messa. Già in precedenza papa Giovanni Paolo XXIII venne in forma ufficiale in Abruzzo (il 19 marzo 1980 a San Salvo, a L'Aquila,...) e chiaramente la presenza scout non è mancata.
Nel 1981 assieme agli altri Responsabili regionali Agesci, ai membri del Comitato centrale, al Capo Scout e alla Capo Guida, partecipò all’incontro durato più di un’ora in un clima non formale tenutosi al Quirinale con il Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Altri incontri formali vi furono con il Papa Giovanni Paolo II nella Cappella Sistina e che anche questa volta ha fotografato a distanza ravvicinatissima.
Da giornalista qual é ha sempre creduto nel quinto potere: la stampa. Contribuì quindi notevolmente a far conoscere lo scautismo pubblicando su testate locali e regionali a tiratura nazionale con una cadenza settimanale articoli sul metodo di Baden Powel e sulle attività che si svolgevano in Regione contribuendo alla diffusione dello scautismo Abruzzese; ha scritto anche su riviste educative specializzate a livello nazionale quali "Proposta Educatica", "Scout", "Servire" e "Esperienze e Progetti"; ha diretto, come già detto, per diversi anni i giornali scout da lui fondati "Lu Sillustre", poi diventato "La Folgore", "Il Foglio dell'Orso" e "A.S. Insieme".
Fra le tante attività intraprese ha fatto stampare cartoline e manifesti raffiguranti immagini scout e di B.P. (Baden Powell, fondatore dello scautismo).
Nel suo sestennale di Responsabile Regionale gli iscritti all’Agesci abruzzese raddoppiarono divenendo da poco meno di 1700 censiti nel 1980 ad oltre 3400 del 1986. Con i suoi scritti, con i suoi contatti, con le sue chiacchierate cercò inoltre di dare una svolta della visione dello scautismo: da semplice associazione di ragazzi all’immagine di una associazione per ragazzi in cui i Capi, gli adulti, erano educatori affermati nel campo civile: si passava così da un'immagine di un'associazione di ragazzi ad un'immagine di uno scautismo maturo, di qualità, composto da adulti inseriti nella società e rivolto ai ragazzi.
Dal 1 al 10 agosto del 1986 vi fu la seconda Route Nazionale della branca Rover/Scolte con 4.000 aderenti con accampamenti mobili per le montagne abruzzesi e poi il campo fisso che si svolse ai “Piani di Pezza”. Tra le attività memorabili di campo fisso é sicuramente da annoverare la S. Messa celebrata da Papa Giovanni Paolo II che ebbe vasta eco anche sulla stampa nazionale ed estera.
Nel 1989 di nuovo la branca Esploratori/Guide con 4000 ragazzi/e campeggiò in Abruzzo per i campi Alisei ai quali parteciparono anche delegazioni straniere.
Alle ore 19,30 del 23 novembre del 1980 vi fu il terremoto dell’Irpinia di magnitudo di circa 6,9 e del X grado della scala Mercalli durato circa 90 secondi che causò 2914 morti, venne avvertito anche nella nostra Regione dove creò anche molti danni, specialmente nei paesi del Parco Nazionale limitrofi all’epicentro; alcune pattuglie di Protezione Civile regionale Agesci partirono immediatamente prestando i primi soccorsi ed effettuando poi l’anno successivo i loro campi estivi in quei territori, proprio per non farli sentire abbandonarli.
Le nostre pattuglie abruzzesi intervennero anche nel terremoto del 7 maggio 1984, con epicentro nelle vicinanze del Parco Nazionale d'Abruzzo (dell'VIII grado della scala Mercalli, manifestatosi con una prima scossa delle 19,53 con soli due morti per arresto cardiaco ed una seconda dell'11 maggio di magnitudo 5,0 della scala Richter ed una terza di assestamento alle 15,15, di magnitudo VI della scala Mercalli). In tale occasione vennero installate dalle nostre Pattuglie, nelle zone terremotate del Parco Nazionale, tre campi base fissi tra di loro in collegamento tramite un ponte radio creato dal capo campo Dante Monselice e si provvide infaticabilmente per oltre sei mesi alle necessità quotidiane della popolazione.
Il 12 giugno del 1984 S.E. Lobefalo, Prefetto di Chieti, ha inviato a Bigi una lettera di ringraziamento che si riporta: "A seguito dei recenti eventi sismici, che hanno colpito vari centri della Provincia, gli appartenenti a codesta Associazione hanno collaborato, con encomiabile impegno e senso di disciplina, con la scrivente e con il locale Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco, nella difficile opera di soccorso alle popolazioni di detti centri. Nel ringraziare pertanto per il prezioso contributo fornito, si esprime il più vivo apprezzamento di questa Prefettura per l'efficacia e la tempestività degli interventi attuali".
Bigi per l’Asci ha diretto Campi Scuola Regionali per la branca Esploratori a Tocco Casauria e a Lama dei Peligni; per l’Agesci ha fatto parte delle Pattuglie Nazionali di Formazione Capi, come “Assistant”, dirigendo Campi Scuola Nazionali per la Formazione Capi a Bracciano con Roberto Lorenzini, con Sergio Cametti, Michele Pandolfelli, a Costigiola (VI) con Michele Pertichini; ha fatto parte assieme a Piero Badaloni, Mario Tedeschini ed altri della Pattuglia Stampa Nazionale coordinata da Romano Forleo.
Ha avuto modo di conoscere personalmente Salvatore Salvatori a Chieti nel 1962 e Giovan Battista Righetti nel 1967, poi conoscere Vittorio Ghetti a Colico e a Bracciano, Giancarlo Lombardi, Romano Forleo, Giovannella Baggio, padre Giovanni Ballis, padre Grasso, Ottavio Losanna, Caudia Conti, Cecilia Lo Jodice, Ermanno Ripamonti, Riccardo La Rocca e tanti altri nei vari Comitati Centrali oltre che in altre attività.
Dopo un breve periodo di inattività nel 1993 é stato chiamato a svolgere il ruolo di Capo Gruppo del Chieti 2° Agesci, presso la Parrocchia di S. Agostino, incarico che ha ricoperto fino al 1996.
Durante quest’ultima impresa chiamò i genitori a prendere parte, con i Capi, alla gestione del Gruppo, tenendo incontri settimanali chiamati “chiacchierate”, propedeutiche alla partecipazione degli stessi genitori ai campi scuola per adulti extrassociativi. Tra questi non pochi adulti scelsero di proseguire la loro formazione scout, divenendo capi dello stesso Gruppo; uno di loro Anna Maria Galasso Di Nardo ha in seguito ricoperto l’incarico di Responsabile Regionale Agesci.
Ultimamente ha pubblicato due libretti sullo scautismo "Lo scautismo nel mondo ha un secolo di vita, a Chieti quasi novant’anni!" e "Pensieri nel tempo sullo scautismo"; in quest'ultimo lavoro ha raccolto solo una piccola parte della sua grande produzione giornalistica nel settore scout.
Per quanto riguarda invece la storia dello scautismo in Abruzzo in genere e in modo particolare a Chieti si rimanda al libro di Aurelio Bigi dal titolo “STORIA DELLO SCAUTISMO A CHIETI “.